Con l’entrata in vigore del nuovo “Codice della Crisi e dell’Insolvenza” cambia il contesto organizzativo ed operativo nel quale le aziende sono chiamate a gestire l’insorgere di situazioni di crisi finanziaria e, ancora prima, come sono chiamate a operare perché ciò non accada o, meglio, perché se ne avvertano per tempo i sintomi.
«L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale».