Le iniziative per la ricerca e l’innovazione avviate dal PNRR hanno un orizzonte che va oltre la scadenza del 2026, ma la loro sostenibilità la costruiamo oggi. Con una costante azione di valutazione delle attività, di analisi dei dati e di impatto dei risultati sul sistema economico, sociale e culturale del Paese
Dopo un intenso lavoro istruttorio, le iniziative del PNRR per ricerca e innovazione stanno iniziando a sbocciare. Alcuni progetti sono già partiti, altri stanno partendo in questi giorni. La collaborazione pubblico-privato sta mostrando di funzionare bene, specialmente in quelle partnership dove la partecipazione delle imprese è stata assicurata fin dall’inizio della progettazione.
Adesso si rende necessario ampliare il più possibile la platea dei ricercatori e delle imprese, grazie anche all’emanazione di bandi a cascata, di prossima pubblicazione. Bandi che dovranno garantire la partecipazione delle imprese, anche quelle più piccole, come le startup innovative, che rappresentano il volano per far crescere una nuova generazione di ricercatori già pronti a operare con una mentalità plasmata dal partenariato pubblico-privato.
Le iniziative in corso hanno un orizzonte temporale che va oltre la scadenza del PNRR fissata al 2026. Ma è oggi che si devono creare le basi per iniziative sostenibili. Si tratterà quindi di individuare meccanismi di monitoraggio e di valutazione dei risultati in grado di garantire l’individuazione dei casi di successo per dare continuità delle iniziative nel post-2026. Tutto questo implica avere la capacità di disporre di cruscotti utili a valutare gli impatti economici e sociali dei progetti e sapere porre le condizioni giuste per assicurare la “durabilità” degli investimenti.