Nella cultura di ASPI c’è fin dall’inizio la capacità di cogliere le esigenze del mercato, puntando sulla sensibilità alle nuove idee sia nell’area tecnica, di intervento sugli hardware, che in quella commerciale e della programmazione, dunque sui software. Ma come si arriva ad acquisire questo talento? Come si è formata la rete di relazioni e conoscenze che poi avrebbe costituito la spina dorsale di ASPI, e in che modo queste hanno incrociato tendenze molto più grandi in voga nel mondo dell’IT?
Il gruppo di tecnici che negli anni novanta sarebbe confluito in ASPI inizia a lavorare nel settore IT negli anni settanta e ottanta, un’epoca in cui i computer erano enormi sistemi centralizzati che si programmavano con schede perforate o grossi floppy disk. Soltanto le grandi aziende e le pubbliche amministrazioni potevano permettersi l’investimento su nuove macchine di calcolo, che in un primo momento venivano usate soprattutto per creare banche dati o assolvere alle esigenze dei reparti contabilità. In quel periodo, infatti, aziende e pubbliche amministrazioni furono obbligate dalla legge a tenere traccia di tutte le bolle, le fatture e i documenti fiscali. Quella legge fu l’opportunità attraverso cui l’informatica lasciò i laboratori per entrare sempre più nei luoghi di lavoro, dapprima in modo timido, poi in modo sempre più deciso, occupando il processo produttivo.
I nomi più importanti del mercato IT erano, tra gli altri, Honeywell, Bull, l’italiana Olivetti. Tutte aziende che producevano sistemi informatici e coprivano l’importantissimo settore dei servizi, con la formazione di grosse reti di vendita e assistenza tecnica. Proprio in una di queste aziende, l’americana Honeywell, si fece le ossa il primo nucleo di fondatori della futura ASPI, fornendo assistenza su tutto il territorio siciliano e del sud Italia a pubbliche amministrazioni e aziende in procinto di passare ai sistemi informatici per il proprio lavoro.
L’avanzata della miniaturizzazione e la presenza sempre più capillare dei PC, a quel punto, rese sempre più difficile la presenza di grosse strutture nel sud Italia. L’annuncio dato da Bull, che nel frattempo aveva acquisito Honeywell, fu di dismissione di tutti i suoi uffici a sud di Roma. Il ritiro, però, avrebbe lasciato scoperto un mercato che continuava a crescere e a manifestare la propria domanda di servizi tecnici e software. Domanda che Alfredo Lo Presti intercettò subito, intuendo che il passo indietro di Bull avrebbe lasciato migliaia di aziende senza assistenza informatica e senza un interlocutore riguardo alle proprie esigenze sui software di produzione.
È in quel momento che ASPI nasce ufficialmente e passa subito all’azione, in un periodo in cui internet sta rapidamente connettendo tutti i PC che nel decennio precedente erano entrati nelle case e nei luoghi di lavoro. L’informatizzazione degli uffici e l’interconnessione a internet, allora in pieno svolgimento, avrebbero avuto bisogno di una robusta infrastruttura di supporto, sia hardware che software, e proprio sulla base di questa intuizione nacque ASPI, raccogliendo sotto un unico tetto i tecnici che fino a quel momento avevano assistito uffici, pubbliche amministrazioni e clienti privati in tutto il sud Italia.
Al neonato reparto hardware si unì presto la visione commerciale elaborata negli anni trascorsi da Lo Presti a contatto con i clienti del mercato IT, un approccio secondo cui il mercato informatico si sarebbe mosso sempre più verso la differenziazione del software, e dunque sarebbe stato impossibile competere con altre realtà senza puntare sulla personalizzazione e sullo sviluppo di soluzioni sviluppate sulle specifiche esigenze produttive del cliente. Da questo modo di affrontare il mercato ASPI acquisì la capacità di ascoltare con attenzione il cliente, coglierne le esigenze specifiche e poi mettere a punto, grazie al proprio reparto tecnico, le soluzioni migliori.
Grazie al proprio carattere ibrido, tra tecnico e commerciale, ASPI riesce ad affrontare tutte le maggiori sfide dell’informatica del nuovo millennio, dall’informatizzazione di interi archivi di pubblici uffici alla più recente creazione di sistemi di disaster recovery per aziende sanitarie, con il conseguente ammodernamento di tutte le infrastrutture informatiche che mette in condizione il cliente di replicare a distanza migliaia di terabyte al giorno. Puntando sempre sull’obiettivo principale di ASPI: agire nella parte più avanzata del mercato IT intuendo e adattandosi alle principali tendenze del mercato.